In tutti questi anni di lavoro la frase che ho più spesso pronunciato è “tu hai un enorme potenziale” e mi stupisco sempre dell’espressione che nasce alla persona a cui la dico; qualcuno sgrana gli occhi come per dire “ma per favore!”, qualcuno con lo sguardo beffardo pensa “lo dirà a tutti”, qualcun altro (i meno), rimangono lusingati.
La verità è che persone sono portatrici di talenti, possibilità, qualità potenziali, progettualità inimmaginabili, anche quando sono profondamente convinte del contrario. Noi stessi siamo portati a pensare di essere poco, di non essere fortunati, di “essere stati da qualche altra parte mentre il Signore distribuiva le qualità”, di non avere la determinazione dell’olimpionico, l’orecchio del musicista, la voce della cantante, il talento dello scrittore e così via. Non riflettiamo mai sul fatto che la cantante, l’olimpionico, il musicista e l’autore di successo non sono certo nati affermati.
Prima di giungere alla notorietà (e alla nostra stima) erano persone assolutamente comuni, con propensioni comuni (nel senso che le propensioni le hanno tutte le persone! Basta osservarle), con situazioni familiari comuni, quando non catastrofiche. Però hanno tenuto duro, spesso sbattendo forte il naso, sconfitta dopo sconfitta, senza perdersi stabilmente d’animo.
Qualcuno ha sofferto enormemente, qualcuno tantissimo, qualcuno leggermente meno ma una costante è che nella stragrande maggioranza dei casi gli altri, in loro, non vedevano nulla di buono, i risultati non arrivavano, ma i fallimenti si. Questo farebbe vacillare chiunque, hanno vacillato anche loro; qualcuno ha anche mollato, lasciato perdere per anni e poi è tornato sui suoi passi, qualcun altro ha insistito.
Ma tutti, tutti, tutti, hanno dovuto affrontare il fallimento, la fatica, la rabbia e la frustrazione in una qualche misura, e naturalmente tanto di più quanto più si sono spinti in alto. Pensare che non siamo e che non possiamo essere come loro è la convinzione base che fa si che si verifichi esattamente ciò di cui siamo convinti, semplicemente perché ci induce a non provarci nemmeno. E non c’è certezza maggiore che se non provi, azzeri la tue possibilità di farcela.
Ma non solo. Se la tua convinzione è così debole da non lasciarti alcuna speranza, magari provi, ma con l’assoluta certezza di non farcela. Gli sportivi sanno perfettamente che le nostre convinzioni rispetto alla performance incidono sul risultato per un 40-60% e che a parità di preparazione non c’è partita tra chi sa motivarsi e chi no. Senza dubbio, la capacità di motivarsi costituisce la chiave di volta di ogni vittoria, soprattutto di quelle che paiono impossibili.
Forse non ci crederai, ma la tua capacità (sicuramente molto allenata) di demotivarti, di giudicarti, di darti addosso, di assumere quello che io chiamo l'”Atteggiamento dell’oca“, di ripeterti che non ce la fai e che non ce la puoi fare a mo’ di mantra, costituisce invece il segreto di fallimenti eclatanti, anche laddove avremmo potuto vincere facilmente. Mai dare le cose per scontate! Mai sottovalutare la potenza del linguaggio con cui ti parli, con cui ti relazioni fra te e te.
Mai come ora il Mondo ha bisogno di persone che accettino sfide sempre più estreme ed importanti, che costituiscono il punto critico per la salvezza della vita su questo pianeta, ma se continuiamo a rifuggire le sfide ripetendoci che non ce la faremo mai, la fine è già scritta.
E’ la stessa cosa che si ripete in ogni singola esistenza; possiamo scegliere di percorrere le strade più facili, prigionieri delle nostre convinzioni limitanti, invecchiare prima del tempo, accontentarci di un’autostima parecchi metri sotto il livello del mare, vivere molto al di sotto delle nostre potenzialità. Questa è la vita dell’uomo medio, ancora, purtroppo. Spesso una vita mediocre. Oppure possiamo vivere la vita come una costante opportunità, vivere i problemi come delle sfide e delle opportunità di cambiamento, o come rebus che stuzzicano l’ingegno, possiamo mettere in discussione le nostre convinzioni, anche quelle limitanti, e darci la possibilità di allenare ed esprimere le nostre qualità. Possiamo sforzarci di cambiare punto di vista e trovare soluzioni nuove, decidere di fare fatica, di non arrenderci, decidere di sostenerci e di batterci una mano sulla spalla quando sbagliamo, perché sbaglieremo.
Persone migliori non si nasce, si diventa, ma dobbiamo volerlo!
Smetti di bloccare il tuo potenziale!
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